MENTE et MALLEO - La Società Geologica Italiana e i suoi presidenti
MENTE et MALLEO - La Società Geologica Italiana e i suoi presidenti
A cura di: Alessio Argentieri, Marco Romano, Fabio M. Petti, Marco Pantaloni, Fabiana Console, Simone Fabbi
Editore: Società Geologica Italiana
ISSN: 9788894484472
Anno di pubblicazione: 2024
Pagine: 423
Nel 2021 la Società Geologica Italiana ha celebrato il suo 140˚ anniversario. Dopo il primo Presidente Giuseppe Meneghini, nominato il 29 Settembre 1881 durante il Secondo Congresso Geologico Internazionale a Bologna, altri 78 hanno guidato l’istituzione per quasi un secolo e mezzo.
In previsione di tale ricorrenza, la Sezione di Storia delle Geoscienze è stata incaricata nel 2020 dal Presidente Sandro Conticelli di raccontare questo lungo percorso attraverso i profili biografici dei Presidenti, dalla fondazione ai giorni nostri. Il lavoro è stato lungo e nel frattempo i Presidenti sono diventati 79, con l’elezione di Rodolfo Carosi.
Un compito non banale, perché si è trattato di sintetizzare in brevi schede la carriera scientifica e la vita di 79 personaggi avvicendatisi alla guida di una delle più antiche istituzioni scientifiche italiane. Per la maggior parte di essi si è reso necessario un
lavoro di sintesi di grandi quantità di informazioni raccolte e pubblicate su riviste stampate in Italia e all’estero, o contenute in documenti inediti; per una minoranza, la ricerca è stata più sfidante, trattandosi di figure particolari, di differente estrazione e formazione, che non erano espressione del mondo accademico e sui quali vi è penuria di notizie.
Il lavoro, avviato a gennaio 2021, ha richiesto più tempo del previsto, completandosi tre anni dopo con il contributo di molti rappresentanti della comunità che, in seno alla SGI, tiene viva la cultura e tradizione geologica.
Nella redazione del volume si è prestata particolare attenzione alle interazioni della Società Geologica Italiana, nel corso della sua lunga storia, con le istituzioni e la società civile.
Le biografie raccolte in questo volume sono disponibili in rete sulla sezione dedicata alla storia della Società sul sito internet (https://www.socgeol.it/383/presidenti.html).
Gli autori sono in massima parte afferenti alla Sezione di Storia delle Geoscienze; grazie al loro impegno volontario si è nel tempo infoltito il gruppo "Mente et Malleo" che ha contribuito al completamento dell'opera.
Con questo spirito si è creata sovente un’empatia dei biografi nei confronti di molti dei “settantanove Presidenti in cerca d’autore”, dando un valore aggiunto al processo culturale. Lo studio delle carriere scientifiche e tecniche dei Presidenti, in particolare quelli del passato remoto, ha incluso i percorsi di vita, sottolineandone anche agli aspetti umani e personali rilevanti per la loro formazione culturale ed etica.
La principale fonte di informazioni sono le pubblicazioni SGI che, fin dagli albori, hanno onorato la memoria dei propri membri ospitando necrologi, ricordi, biografie con elenchi completi delle opere, redatti da loro colleghi, amici e allievi. Per altri, mancando elementi e informazioni sufficienti, si è cercato in ambiti diversi dalle Scienze Geologiche, consultando archivi, documenti inediti pubblicazioni nazionali o internazionali di altre discipline.
Altre fonti di riferimento sono state il Bollettino del Servizio Geologico e il Dizionario Biografico degli Italiani (DBI), edito dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani (https://www.treccani.it/biografico/). Quest'ultima opera, dopo molte decadi, si è di recente conclusa con la pubblicazione dell’ultimo volume, il N˚100 dedicato alla lettera Z. Sin dalle prime voci c’è stato un rapporto osmotico tra le due Istituzioni per le voci biografiche di celebri geologi, molte delle quali furono redatte da altrettanto illustri scienziati dell’epoca, afferenti alla Società Geologica Italiana. Tra coloro che, in parallelo alla ricerca scientifica, si occuparono di storia delle geoscienze va menzionato in primis Bruno Accordi, precursore del moderno approccio dal punto di vista scientifico alla storia della geologia nella seconda metà del XX secolo; dal lato epistemologico, è stata invece Nicoletta Morello la figura di riferimento in questo campo. Per tali ragioni la Società Geologica Italiana, grazie al supporto finanziario della Fondazione Sella, ha istituito di recente il premio “Quintino Sella for the History of Geosciences” in honor of Nicoletta Morello and Bruno Accordi, finalizzato a valorizzare e stimolare l’impegno di giovani ricercatrici e ricercatori nel campo della storia delle Geoscienze.
Anche la Sezione di Storia delle Geoscienze, ben prima della sua formale istituzione, ha dato il suo contributo al Dizionario Biografico, a partire dalla lettera M, redigendo numerose voci e proponendo aggiornamenti al lemmario.
Si precisa che il volume non ha la pretesa di essere un compendio esaustivo della lunghissima storia della Società Geologica Italiana, ma propone semplicemente un filo conduttore che, attraverso gli atti societari e le biografie, la ripercorre dal 1881 a oggi. Si è deciso perciò di dividere il volume in due parti.
La prima è composta da sei capitoli, corrispondenti ad altrettante “Ere geo-societarie”:
• I precursori;
• In principio era il martello. Dalle origini alla Grande Guerra (1881-1918);
• Martello e moschetto. La geologia nell’Italia fascista (1919-1945);
• Rinascimento geologico (1946-1969);
• Rivoluzione globale. La geologia italiana e la tettonica delle placche
(1970-1989);
• Verso l’infinito e oltre: transizione al nuovo millennio (1990-2024).
Non avremmo mai osato avventurarci nella scrittura dei sei capitoli se non avessimo saputo di poter contare, sin da subito, sul sostegno attivo del decano e mentore della prima ora della Sezione di Storia delle Geoscienze: siamo perciò grati a Giorgio Vittorio Dal Piaz per la sua guida durante il lungo periodo di lavorazione e per la rilettura critica dei testi, da cui sono emersi dei preziosi suggerimenti.
La seconda parte comprende, in sequenza cronologica, le 79 schede dei Presidenti, con indicazione degli autori, e al termine di ciascuna delle quali è riportata la bibliografia essenziale sui personaggi, limitata alle note di carattere biografico, alle quali si rimanda invece per gli elenchi completi delle opere, che in questa sede sarebbe stato ridondante replicare.
Infine il quadro societario si completa con tabelle riepilogative sia della composizione dei consigli direttivi, sia dei nominativi dei Tesorieri e soprattutto dei Segretari, figure fondamentali per la gestione e crescita della Società, al pari dei Presidenti che ne hanno dettato la linea scientifica. Una menzione speciale va ad Achille Zuccari, che ha ricoperto il ruolo di Segretario Generale per mezzo secolo della storia contemporanea di SGI.
È interessante discutere, a conclusione di questa introduzione, qualche statistica sui Presidenti di cui solo due sono state donne: Maria Bianca Cita ed Elisabetta Erba.
Differenze emergono anche dal punto vista della rappresentanza territoriale, in particolare a scapito del Meridione. Classificando i Presidenti in base al luogo di nascita (o, per i pochi nati all’estero, di prevalente residenza) questi sono i dati: il 50% dei Presidenti sono stati di regioni del Nord (con prevalenza di lombardi e veneti, seguiti dai piemontesi), circa il 41% del Centro (dove spiccano i toscani, che con il 20% hanno il primato assoluto a scala nazionale; seguono i marchigiani quasi al 7%, poi laziali e umbri, che rappresentano entrambi circa il 5%), mentre Sud e Isole raggiungono cumulativamente solo il 9%. Quattro regioni non hanno mai espresso un Presidente SGI (Valle d’Aosta, Molise, Basilicata e Calabria). Nel complesso, questa statistica territoriale riflette le ben note differenze tra le varie aree d’Italia anche in molti altri campi socio-economici.
Per quanto riguarda la formazione dei Presidenti, nei periodi più remoti si trovano estrazioni diverse, che hanno portato in seguito ciascuno di essi a virare individualmente il proprio interesse sulle discipline geologiche: due medici (il primo Presidente Meneghini, e poi Gemmellaro), un giurista (De Stefani), un fisico-matematico (Pantanelli), quattro matematici (Canavari; Verri; Lotti, che poi si laureò anche in ingegneria; Fabiani) e due autodidatti (il barone De Zigno e l’abate Stoppani).
Nel complesso quasi la metà era laureata in Scienze Naturali; poco meno del 20% ciascuno lo rappresentano rispettivamente gli ingegneri e i geologi, questi ultimi comparsi sulla scena solo più tardi, dopo l’istituzione del corso di laurea in Scienze geologiche nella seconda metà degli anni Trenta. Il primo Presidente geologo a tutti gli effetti fu Roberto Malaroda (che dopo la laurea in Scienze Naturali conseguì la seconda), a seguire c’è stato Roberto Colacicchi, con il primato nell’essersi direttamente laureato in Scienze Geologiche. Il restante 15% raccoglie le già citate altre tipologie di formazione, in aggiunta alle quali va menzionata la laurea in agraria (l'unico con tale preparazione fu il pedologo fiorentino Fiorenzo Mancini).
Dal punto di vista dell’occupazione principale, la quasi totalità sono stati professori universitari. Tra i non accademici spiccano un religioso (Stoppani) e due militari di carriera (Verri e Pelloux). Otto di loro sono stati espressione, nella prima metà del XX secolo, del Corpo Reale delle Miniere o del Regio Ufficio Geologico (Pellati, Mazzuoli, Baldacci, Lotti, Novarese, Stella, Zaccagna, Crema). Il caso più recente di un profilo tecnico non accademico è quello di Tiziano Rocco, ingegnere e dirigente AGIP, in carica per pochi mesi nel 1968.
Dalla lettura delle biografie emerge una passione di ognuno per le scienze geologiche.
La visione del lato personale degli scienziati, poi, mette in evidenza una profonda dedizione all’insegnamento e spesso anche un’attitudine a preservare per le future generazioni il patrimonio culturale. Ciascuno di essi ha guidato e ispirato molti studenti e ricercatori, creando nei vari atenei le specializzazioni disciplinari e le scuole di cui si perpetua ancora oggi la tradizione.
In conclusione, in qualità di curatori del volume, ringraziamo tutto il gruppo “Mente et Malleo”, con la soddisfazione di aver portato assieme a compimento l’incarico che la Sezione di Storia delle Geoscienze è onorata di aver ricevuto.
Questa la composizione della squadra dei redattori delle schede biografiche:
Alessio Argentieri, Davide Baioni, Luca Barale, Massimiliano R. Barchi, Giancarlo Beneo, Valerio Bortolotti, Angelo Camerlenghi, Andrea Candela, Rodolfo Carosi, Raimondo Catalano, Simonetta Cirilli, Roberto Colacicchi, Fabiana Console, Sandro Conticelli, Giorgio Vittorio Dal Piaz, Giovanni De Caterini, Agata Di Stefano, Elisabetta Erba, Simone Fabbi, Paolo Roberto Federici, Giulia Innamorati, Giusy Lavecchia, Paolo Macini, Marcello Manzoni, Stefano Marabini, Stefano Mazzoli, Marco Menichetti, Giorgio Minelli, Pietro Mosca, Daniele Musumeci, Marco Pantaloni, Eric Pavan, Fabio Massimo Petti, Antonio Praturlon, Isabella Premoli Silva, Giustino Ricchetti, Marco Romano, Enrico Tavarnelli, Mario Tramontana, Gian Battista Vai, Alessandro Zuccari.
Desideriamo, infine, ringraziare Michela Cortelletti (Alcione by Pixarprinting) per il prezioso lavoro di editing svolto, nonché Domenica Cipriani (Agicom) per l'efficiente supporto nella realizzazione della copertina.
Auspichiamo che la lettura di questo volume stimoli una sempre maggior diffusione della cultura geologica e della tradizione delle geoscienze italiane.
Con questo sentimento, dedichiamo l’opera ad Antonio Praturlon, scomparso durante la preparazione del volume.
Roma, Luglio 2024
Alessio Argentieri, Marco Romano, Fabio M. Petti, Marco Pantaloni, Fabiana Console, Simone Fabbi
MENTE et MALLEO - La Società Geologica Italiana e i suoi presidenti
A cura di: Alessio Argentieri, Marco Romano, Fabio M. Petti, Marco Pantaloni, Fabiana Console, Simone Fabbi